Ecco cosa cerca il popolo dell'autostrada

annina8591

Posted on 8/8/2009, 21:05

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MILANO — Al bancone del bar: una Rustichella, una Coca e un caffè (non manca mai). Nella «bottegaccia»: un paio di baguette, una forma di pecorino Dop e un fustone di birra (scontato). Nella «libreria»: un libro di Moccia, uno che ti dice come sia facile smettere di fumare, un cd di Jacko e uno di Laura (Pausini). Eccolo lì, il cliente-icona del popolo degli Autogrill. Dal menu al sacchetto della spesa emblema dell’italiano in viaggio verso le vacanze. Almeno stando alla fotografia scattata dalle statistiche 2008 del colosso della ristorazione mordi e fuggi che coincidono con il trend del mese in corso. Le soste forzate, ci dicono i dati del Gruppo Autostrade, non sono più quelle di una volta: le ore di coda dal 2007 allo scorso anno si sono ridotte del 10% (passando da 2.760 a 2.487). Le soste per scelta, quelle negli Autogrill, sono invece un rito che si ripete di vacanza in vacanza caratterizzando ogni estate. Quelle dell’agosto 2009 sono appunto le soste della Rustichella, di Federico Moccia, di Michael Jackson. E anche dell’Arda di Fiorenzuola. È lui, il maxi Autogrill su due piani che scavalca la A1 in provincia di Piacenza, il più amato dai vacanzieri. Così era un anno fa e così — pare, almeno fino a ora — è anche quest’anno. Seguono nella classifica dei più visitati (tutti sulle direttrici Nord-Sud e Ovest-Est, A1 e A4) il Cantagallo di Sasso Marconi (Bo); lo Scaligera di Verona; il Chianti di Incisa (Fi), e il Sebino di Rovato (Bs). Sono la gioia di chi viaggia con figli/parenti/amici al seguito.

Dimmi con chi sei in auto e ti dirò dove ti fermi: la famiglia preferisce i super Autogrill, quelli su due piani, con ristorante vista autostrada. Il single, la coppia giovane, se può, li evita: per un caffè e il pieno di benzina, più il servizio è basic e più si risparmia tempo. Quello che non manca mai nelle soste, appunto, è il caffè: nel solo agosto di un anno fa ne sono state vendute 8,2 milioni di tazzine.

Stesse previsioni per il mese in corso. Di panini, invece, ne sono stati imbottiti 4,2 milioni. Di Rustichelle ne sono state vendute 500mila (di cui 12mila all’Arda). E poi: 450mila Camogli, 380mila Capri e altrettanti Apollo.
L’Autogrill «re dei panini» è il Cantagallo. Mentre il «re della pizza» è il La Macchia Ovest di Anagni (Fr).

Complessivamente del mese dell’esodo 2008 ne sono stati venduti 500mila tranci. Anche in questo caso il trend attuale è lo stesso. Le più richieste: margherita, superdiavola e Provolina/verdure. Sul podio dei piatti serviti nei ristoranti Ciao (2,5 milioni) ci sono infine: frutta, contorni e insalate. Chiudendo un occhio sulla maxi cotoletta con patate (piazzata al quarto posto) si può dire che i vacanzieri amano viaggiare leggeri. Appesantiti semmai solo dagli acquisti. Sì, perché agli italiani piace fare shopping negli Autogrill: un tratto, dicono dal colosso della ristorazione, tutto nostrano. Prendiamo i libri: 200mila le copie che si prevede saranno vendute tra un morso alla Rustichella e uno sguardo alle info-traffico. Per ora in testa alla classifica «Scusa ma ti voglio sposare» di Federico Moccia, «La danza del gabbiano» di Andrea Camilleri, «Io sono Dio» di Giorgio Faletti, «Marina» di Carlos Ruiz Zafón e il vincitore del premio Strega «Stabat Mater» di Tiziano Scarpa. Appartenenti ad altro genere ma richiestissimi: «Facile smettere di fumare» e «L’avvocato di me stesso».

Può forse mancare la musica in un viaggio? Certamente, no. I più venduti: oltre a Michael Jackson, le compilation a marchio Autogrill con Le canzoni dell’estate, o ancora le raccolte scontate della Pausini e Ligabue. Se poi Fido è stato parcheggiato in uno dei 17 punti vendita con cucce all’ombra attrezzate con ciotola e acqua (a Secchia Ovest anche percorso per sgranchire le zampe, per la mappa vedi www.autogrill.it) e i bimbi (come nel Brianza Nord di Caponago, Milano, sulla A4) nell’area giochi, ci scappa anche una mini spesa di prodotti tipici nella «bottegaccia».
Rito da controesodo più che da esodo. Se ne riparla tra quindici giorni

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_...44f02aabc.shtml